In viaggio con i Nauti… dalla Terra al Cosmo, (Marco Grilli, Critico e Storico d'Arte)
Costantemente alla ricerca della sua Itaca (l’isola natia di Lipari), Aldo Claudio Medorini porta avanti il viaggio dei suoi nauti, una trasposizione dell’artista stesso e del suo animo, che si ritrovano a solcare l’onice, quel marmor alabastrum dei Latini dove a dominare è il contrasto tra la purezza del bianco e la ricchezza delle venature ‘terrose’. Solo una scelta di questa natura poteva spingere il Nostro a realizzare queste "Lampade d'Artista", create con un materiale pregiato e naturale, non snaturato dall’artista ma accompagnato dai suoi nauti, che come graffiti della preistoria continuano ad esprimersi alla ricerca della propria storia, della propria tradizione, della propria essenza.
La freschezza e ‘ingenuità’ primordiale della creazione portano Aldo Claudio Medorini a realizzare numerose opere d’arte, frutto della sua stessa genialità creativa che non desidera affatto seguire la mera via del mercato, ma che vuole approfondire la sua stessa interiorità, inseguendo i suoi desiderata senza badare troppo alla ragione.
La bellezza della pietra di certo non necessita di parole, ma solo di calda e fredda ammirazione: a seconda di come la luce bacia la sua superficie, infatti, i nauti si trovano a solcare la durezza della pietra o la morbidezza del cuore, quasi etereo, dove le naturali venature della storia hanno tracciato un percorso tutto da scoprire. Ma ecco che la luce si accende, il cuore prende vita e il freddo onice si scalda dall’interno, regalando uno spettacolo cromatico senza eguali: i nauti osservano, indagano e percorrono il tempo, collegando quegli antichi segni lasciati nelle grotte di Lascaux 40mila anni fa con i segni del nostro contemporaneo. Dalla terra al cosmo il mondo è racchiuso nella sua globalità, segnando quasi quella ciclicità che porta il tempo ad appiattirsi e a incontrarsi ieri, oggi e domani.
Aldo Claudio Medorini non si accontenta; continua a indagare le pietre naturali con i suoi nauti, cerca di carpirne l’essenza emozionale e astrale che li ha prodotti, per poi catapultarsi nel cosmo. Così il Nostro, di opera in opera, continua a perseguire il suo viaggio alla ricerca della sua meta, forse quella Itaca tanto amata nel tempo (che è la sua Lipari), viaggiando in un mondo sempre diverso e variegato, dove solo i nauti sanno guidarlo coscientemente verso la meta prescelta. E’ la volontà di tessere la propria vita e il proprio destino che porta Medorini verso la ‘patria perduta’, verso quella terra che lo porterà finalmente a ultimare il suo peregrinare per il mondo, conscio di aver raggiunto la sua patria avendolo indagato appieno dalla Terra al Cosmo.
a Montefalco, Museo San Francesco, fino al 5 Gennaio 2020 |